Il primo passo sul sentiero della guarigione consiste nel capire ed esprimere ciò di cui abbiamo veramente bisogno, piuttosto che quello che c’è di sbagliato in noi e nel mondo.
Il problema è che l’attenzione verso ciò che è sbagliato è così forte che perdiamo consapevolezza dei nostri veri bisogni. Questo perché quando riconosciamo onestamente i nostri bisogni, essi sono spesso molto imbarazzanti e inaccettabili per l’idea che vogliamo dare di noi stessi al mondo.
Quindi l‘attenzione continua a rivolgersi verso ciò che ci appare sbagliato e il mondo segue ad essere com’è. Un luogo buio dove nessuno sa di cosa ha bisogno, e tutti sanno cosa c’è di sbagliato.
L’opzione alternativa è iniziare a comunicare i nostri bisogni, portandoli alla luce, non importa quali essi siano e se possono essere soddisfatti o meno. Si tratta di esprimere questi bisogni per riconoscerli e accettarli.
È il primo passo lungo il sentiero della guarigione, a mio vedere s’intende, che può essere seguito da un secondo passo.
Quando un bisogno è comunicato direttamente, usando la lingua e il linguaggio, qualcuno o qualcosa prima o poi lo soddisfa o ce lo fa comprendere nella sua verità. Ed è allora che la lingua e il linguaggio diventano luminosi, e sia dall’alto sia dal basso si rivela il fuoco e la luce.