Sessualità antica

La sessualità che viviamo ora è il risultato della perversione e manipolazione radicale di una “sessualità” praticata nel mondo misterico antico, di cui l’abbraccio superno costituisce la rievocazione strategica e teatrale.

Il più grande tabù della società contemporanea, moderna e medievale è dato proprio da questa “sessualità”.

Se disponiamo di una mente aperta e impermeabile ai pregiudizi sessuali contemporanei, inclusi quelli “emancipati” e “progressisti”, possiamo attingere ad alcuni frammenti di questa “sessualità” antica mediante lo studio delle usanze sessuali dell’antica Roma e Grecia.

Paradossalmente questi frammenti, se dimoriamo in Italia, sono proprio sul nostro territorio, seppure seppelliti da due millenni di demolizione…

Ne deriva che possiamo accedere alla “sessualità” seguendo il percorso contrario che dalla sessualità contemporanea, massimo livello di perversione raggiunto dall’umanità nel presente tempo lineare, ci conduce a quella sacra e originaria, che manco si può chiamare più “sessualità”, e che qui chiamiamo “abbraccio superno” (AS).

Nell’antichità cui mi riferisco il termine “sessualità” non esisteva affatto, non esisteva un suo equivalente, perché non c’era affatto sessualità, c’era sacralità. Sacralità e sesso erano sinonimi, e poiché il termine “sacro” bastava a se stesso non era necessario creare un’altro termine. Indi parlare o scrivere di “sessualità sacra” non avrebbe avuto alcun senso perché la sessualità era solo sacra e non poteva essere diversamente.

I nomi degli organi genitali e delle interazioni relative, che nel mondo contemporaneo sono impiegati primariamente nell’articolazione di bestemmie, parole offensive e imprecazioni, erano usati per identificare la sacralità dell’esistenza. Del resto se ci fate caso le persone oggigiorno quando imprecano usano sia termini sessuali sia termini religiosi.

Il lavoro con l’AS implica la teatralizzazione della sessualità e dei relativi condizionamenti culturali procedendo all’indietro, dal presente al passato moderno, medievale, antico. Rispetto alla sessualità più antica si tratta di navigare dall’espressione fondata sulla polarità maschile a quella femminile poi ancora maschile e femminile, fino alla perdita e ritrovamento della parte neutrale, e della conseguente triplicità, di cui ancora persiste il sentore in alcuni testi filosofici dell’antica Grecia.

Se volete comprendere la natura di ciò che si anima effettivamente nelle vostre fantasie sessuali, trattasi di recuperare l’eredità culturale della “sessualità” antica.

In rete ci sono diversi documentari sulla sessualità del mondo antico che, seppure ampiamente corrotti, possono creare dei varchi nella vostra mente.

Ci sono anche numerosi libri sul tema (vedi bibliografia parziale a seguire)


Il periodo del Capricorno nell’antica Roma coincideva con le feste orgiastiche dei Saturnalia. Simili feste avevano luogo ciclicamente poiché in quei tempi pre-cristiani era ancora chiara la necessità spirituale di onorare e rappresentare l’alto e il basso mediante esplicit atti rituali.

Successivamente prese il sopravvento un modello religioso e sociale fondato sulla separazione tra alto e basso, che ha generato la società in cui ci troviamo.

Questo gruppo è rivolto a quanti sono pienamente consapevoli dell’ipocrisia e doppiezza che caratterizza il modello contemporaneo e intendono adoperarsi in condizioni di sicurezza e integrità legale per esternare espressioni teatralizzate esplicite dell’alternanza tra basso e alto.

Alcune delle ritualità che sono state proposte nei seminari di tocco astrosciamanico e sessualità multidimensionale rappresentano un tentativo di tale esternazione.

Questo approccio è aperto solo a coloro che sono totalmente convinti di perseguirlo e che accettano di mettersi in gioco, affrontando i rischi che ne possono derivare.

Un altro momento decisivo delle festività orgiastiche è il periodo che precede la Quaresima, ossia il Carnevale.

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Giulia Sissa, Eros tiranno: Sessualità e sensualità nel mondo antico
Vicki Leon, The Joy of Sexus: Lust, Love and Longing in the Ancient World
Christopher Ryan, Cacilda Jethá, In principio era il sesso: Come ci accoppiamo, ci lasciamo e viviamo l’amore oggi.
Alberto Angela, Amore e sesso nell’Antica Roma
Annelise Freisenbruch, Le donne di Roma. Potere, sesso e politica in età imperiale
Eva Cantarella, L’amore è un dio.
Eva Cantarella, Secondo natura: La bisessualità nel mondo antico.
Eva Cantarella, L’ambiguo malanno: La donna nell’antichità greca e romana.
Kenneth Ray Stubbs, Women of the Light: The New Sacred Prostitute
G. Feo, Sesso antico: Arte erotica etrusca e romana
Paul Chrystal, In Bed with the Ancient Greeks
Paul Chrystal, In Bed with the Romans
Laura K. McClure, Sexuality and Gender in the Classical World: Readings and Sources
Marguerite Johnson, Sexuality in Greek and Roman Literature and Society: A Sourcebook (Routledge Sourcebooks for the Ancient World)
Marilyn B. Skinner, Sexuality in Greek and Roman Culture
Konstantinos Kapparis, Prostitution in the Ancient Greek World
Nancy Qualls-Corbett, Marion Woodman, The Sacred Prostitute: Eternal Aspect of the Feminine (Studies in Jungian Psychology by Jungian Analysts)
Elémire Zolla, L’amante invisibile; L’erotica sciamanica nelle religioni, nella letteratura e nella legittimazione politica
Cristiano Panzetti, La prostituzione sacra nell’Italia antica
Anthony Corbeill, Sexing the World Grammatical Gender and Biological Sex in Ancient Rome
Aline Rousselle, Felicia Pheasant, Porneia: On Desire and the Body in Antiquity

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