Tempo ordinario e multidimensionale

Alegoría de la Verdad, el Tiempo y la Historia-Francisco de Goya copy

Esiste un tempo ordinario, “legale”, illusorio, frutto di accordi tra pochi esseri umani, che è quello che regola i ritmi delle nostre vite, ed esiste un tempo reale che riguarda la nostra vita profonda, un tempo fuori dal “tempo”, multidimensionale.

Il tempo ordinario è il risultato di una decisione presa nel 1582 da papa Gregorio XIII, nato a Bologna, il 7 gennaio 1502 con Sole e Luna in Capricorno. Il calendario gregoriano sostituì allora il calendario giuliano di Giulio Cesare, diventando il tempo ufficiale per il genere umano. Quindi, il tempo umano contemporaneo è stato creato da un bolognese doppiamente capricornuto.

Il tempo ordinario umano si fonda su due polarità opposte, inizio e fine, nascita e morte, e una serie di eventi, distribuiti in modo lineare, che creano una storia. Nel tempo multidimensionale, queste due polarità, così come ogni evento e storia, esistono simultaneamente.

Come esseri umani siamo influenzati sia dal tempo ordinario sia da quello multidimensionale. Tuttavia, ciò che causa confusione e dolore è che solo il tempo ordinario è riconosciuto come vero e reale. Questo tempo definisce l’unica realtà possibile. Ne consegue che le esperienze che hai nel tempo multidimensionale devono assoggettarsi al tempo ordinario, alla terza dimensione. Il problema è che la terza dimensione è molto limitata in confronto alle dimensioni più elevate.

Per esempio, nella terza dimensione è permesso solo il movimento nello spazio, mentre nella quarta è possibile spostarsi anche nel tempo, avanti o indietro. Così come le località fisiche continuano a esistere sempre, anche se sei altrove, gli spazi temporali seguitano a essere presenti indipendentemente da quando sei.

Se sei ora a Roma, non puoi essere a Milano, dove ti trovavi un mese fa, e nemmeno a Bologna, dove sarai forse tra una settimana. Ma Milano e Bologna continuano a esistere, anche se non sei in quei luoghi in questo momento. Per poterli raggiungere ti basta prendere un mezzo di trasporto e viaggiare.

Nella quarta dimensione lo stesso si applica al tempo e agli eventi relativi, con la differenza che il mezzo di trasporto per viaggiare sono le emozioni.

Se hai provato tanta gioia e amore due giorni fa mentre eri in compagnia di qualcuno, il fatto che ti senta oggi depresso e disperato perché quella persona se ne è andata, non vuol dire che l’amore non c’è più. L’amore continua a esistere da qualche parte, ma questa parte non è in relazione con la realtà e il tempo fisico ordinario in cui ti trovi. È in rapporto con gli aspetti emozionali, o di quarta dimensione, della realtà, che come essere umano non sei in grado di vedere e riconoscere, ma che puoi tuttavia sentire mediante le emozioni.

I limiti della terza dimensione sono in relazione con la gestione umana del tempo. Qui ognuno di noi ha una data inevitabile di scadenza. Le persone si separano, vanno via, cambiano, muoiono. Quando associamo il livello emozionale con quello fisico proviamo inesorabilmente dolore.

Il dolore continua a essere riciclato a causa della confusione tra terza e altre dimensioni, e della testardaggine nel ritenere le persone fisiche che incontri come responsabili di eventi che accadono invece altrove.

Il primo grande passo sul sentiero della guarigione implica fare un fermo sforzo per mettere fine a questo. Per capire e onorare la verità, riguardo il tempo e la storia, è necessario che distingui tra terza e quarta dimensione, tra l’ora “legale” e il “qui e ora”.

© Franco Santoro, 2007

In: Franco Santoro, Pronto soccorso multidimensionale: emergenze spirituali, mondi paralleli e identità alternative, Institutum Provisorium, 2020, pp. 91-93.

Immagine: “Tempo, Verità e Storia” di Francisco Goya, nato il 30 marzo 1746, Sole in Ariete, Luna e Ascendente in Cancro.

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