Termina l’estate

indexTra poco termina l’estate. Nella sfera del tempo tutto è destinato a finire. Quest’estate è vicina alla fine, così come a un certo punto si concluderanno altre cose, incluse quelle che ami o a cui sei attaccato maggiormente, non importa quanto cerchi di impedirlo. Finisce tutto incluso la tua stessa vita. Quando sei disposto ad accettare questo pienamente, senza alcun compromesso, allora capirai cosa invece continua sempre. E da quel momento in poi non finirà più nulla.

“L’estate”, “la tua stessa vita”, e tutto quello che inizia o finisce, se osservi molto bene, sono solo parole, categorie, concetti. Viviamo in un mondo fondato su pure astrazioni, intese a separare, distinguere, contrapporre. Queste astrazioni, a causa della loro incessante ripetizione, attraverso il linguaggio, la cultura e ogni aspetto della vita sociale sono diventate la nostra unica realtà.

L’unica possibilità per interagire con questo mondo consiste nell’adattarsi alle sue categorie dualistiche e separanti. Le stesse realtà che esistono oltre la nostra percezione, inclusi gli spiriti guida o il nostro vero sé, per comunicare con noi, hanno bisogno di falsificare la loro natura impiegando espressioni linguistiche acrobatiche nell’arduo tentativo di accedere alla nostra consapevolezza.

Una meccanica linguistica dualistica e separante domina la nostra conscienza e i suoi pensieri. Si tratta di un processo automatico basato su ingranaggi e impulsi elettronici, da cui è pressoché impossibile rifuggire. Questa meccanica opera incessante incanalando la nostra coscienza in strutture binarie, e forzandoci a prendere continue posizioni: pro o contro.

Quando leggiamo, ascoltiamo, o ci relazioniamo con, qualcosa, ben lungi dall’ascoltare, leggere o relazionarci, stiamo esclusivamente schierandoci o da una parte o dall’altra.

La coscienza separata si fonda sul dualismo e può continuare a esistere solo se si identifica con una posizione in opposizione a un’altra. Possiamo derivare questa posizione mediante identificazione con una posizione o opposizione a essa.

Tutto quanto esiste oltre il dualismo deve impiegare il dualismo stesso al fine di poter accedere alla nostra realtà. Il rischio di essere divorati dal dualismo è inevitabile, così come esiste la ferma fiducia che nel dualismo stesso a un certo punto si aprirà un varco che consente di avere un’esperienza della realtà al di là della separazione.

Questo varco si apre in continuazione, perché è in realtà sempre aperto. Senza la sua apertura il nostro mondo non potrebbe esistere. Si tratta di imparare a distogliere l’attenzione da il pro e il contro, dal giorno e dalla notte, dall’inizio e dalla fine, dalla danza degli opposti, continuando tuttavia a prestare attenzione ad essi, senza schierarsi da una parte o dall’altra, oppure paradossalmente schierandosi da una parte e poi dall’altra.

Questa è la modalità della danza astrosciamanica, del tocco astrosciamanico, del teatro astrosciamanico.

Passo molto tempo a scrivere e parlare non per diffondere delle idee, per trovare consensi, ma per invitarvi ad avere un’esperienza diretta di ciò che scrivo. Non mi interessa se siete d’accordo o in disaccordo con me, perché io stesso sono sia d’accordo sia in disaccordo. Per questo motivo non partecipo a dibattiti, forum e scambi di idee.

Ciò che veramente mi interessa è incoraggiarvi ad evere esperienze dirette, scambi di esperienze dirette e non di idee e opinioni. Non importa con chi e dove avete queste esperienze dirette, quel che conta è averle, per Dio!

Se vi va di averle con me, a disposizione, baci,

Franco

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