TOCCO: il senso dimenticato

Questo è il titolo di un documentario in inglese del 2001 (Touch: the Forgotten Sense) in cui il regista spiega che il tatto è il primo senso che il feto sviluppa già otto settimane dal concepimento, prima ancora che si formino gli occhi e le orecchie, così come è quello che rimane presente fino in tarda età, quando gli altri sensi vengono meno.

Nonostante questo primato l’esercizio del tatto e del contatto fisico negli ultimi trent’anni è passato sempre più in secondo piano, tanto che è ormai il fanalino di coda dei sensi.

Laddove l’olfatto e il gusto hanno seguitato a essere esercitati come sempre poiché abbinati alla respirazione e alla nutrizione, la vista e l’udito al contrario hanno avuto un’amplificazione senza precedenti a danno del tocco. Tutto quello che ora possiamo vedere e ascoltare di più rispetto ad alcuni decenni fa è in rapporto con ciò che possiamo toccare di meno.

La vista e l’udito con l’espansione dei social network hanno sostituito il tatto nella comunicazione umana, tanto che anche quando le persone s’incontrano fisicamente cambia ben poco. Se sono parenti o amici intimi possono scambiarsi al massimo qualche breve abbraccio o stretta di mano, mentre continuano a parlarsi e guardarsi. Rimanere in silenzio con gli occhi chiusi mentre si abbraccia o tocca qualcuno, ascoltando le proprie sensazioni tattili, è ormai una pratica in uso solo tra i membri veterani di alcune sparute sette religiose, tra partecipanti a seminari di tantra o a certe terapie New Age ormai da tempo fuori moda.

Puoi passare tante ore al giorno guardando e ascoltando le persone fisicamente o tramite apparecchiature elettroniche, ma quanto tempo dedichi in media al giorno usando il tocco?

Stiamo diventando sempre più intoccabili. Per toccare bisogna per forza mettere su una famiglia. Qual è l’ultima volta che hai toccato qualcuno per più di 10 secondi, a eccezione di parenti, figli, coniugi?

Molte persone passano settimane, talvolta mesi e pure anni senza toccare o essere toccati da nessuno per più di 5 secondi, quanto può durare una veloce stretta di mano.

Soffriamo di privazione di tocco perché le società in cui viviamo partono dal presupposto che il contatto fisico abbia implicazioni sessuali.

Toccare è pericoloso perché una stretta di mano di 10 secondi invece che di 5 potrebbe già essere intesa come molestia sessuale. Medici, infermieri, insegnanti, maestri e terapeuti di molti paesi occidentali sono stati avvisati ufficialmente da alcuni anni di astenersi da ogni manifestazione di affetto o conforto tramite abbracci o altri brevi contatti fisici al fine di evitare il pericolo di denunce.

Certo, vi sono alcuni che abusano e molestano effettivamente, tuttavia la maggior parte delle persone ha il terrore di essere accusata di molestie per cui per andare sul sicuro evita qualunque contatto fisico.

Per rincarare la dose, toccare è inoltre pericoloso perché attraverso il contatto fisico si possono trasmettere infezioni, tanto che anche una stretta di mano inferiore ai 5 secondi può risultare fatale, quindi per andare sul sicuro meglio evitare ogni contatto fisico. Inoltre si tratta pure di mantenere una certa distanza.

Allora a questo punto per fortuna che ci sono i social network! Per i nostalgici del tocco, si tratta di aspettare l’uscita del modello androide o iPhone del futuro dotato di sensazioni tattili elettroniche.

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